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Salone del vino

Salone del vino



Un successo a Lingotto Fiere
Numeri da record per la sesta edizione della rassegna organizzata da Promotor International: 20 mila assaggi di vini da vitigni autoctoni, 40 ore di degustazione, otto Laboratori del Gusto.

Da Slow Food alla Fisar ecco chi ha contribuito ad accogliere operatori ed enoppassionati.
E Dolc’è è diventato la palestra dei futuri chef-pasticceri

Calato il sipario sulla sesta edizione del Salone del Vino, i riflettori non si sono però spenti sulla rassegna organizzata da Promotor International che è tornata a essere, dopo due anni, il punto di riferimento imprescindibile per operatori ed enoppassionati.

L’eco del successo di questo appuntamento che ha trasformato Torino per quattro giorni – dal 26 al 29 ottobre – nella “capitale di Bacco” ancora dura.

Dietro le quinte di questa edizione che ha avuto numeri da record – significativo incremento di visitatori e di volume di scambi commerciali – si è mosso un esercito silenzioso ed efficientissimo di quelli che si potrebbero definire i volontari di Bacco. Sono esperti e tecnici che hanno prestato la loro opera per consentire di effettuare oltre 40 ore di degustazioni, seminari, incontri sul vino.

Primi fra tutti i sommelier della FISAR che, con altissima professionalità e competenza, hanno assicurato il servizio per oltre 20 mila assaggi di 218 etichette prodotte da 120 vitigni autoctoni italiani. Queste degustazioni sono state organizzate nel contesto del Forum sui vitigni autoctoni allestito da Promotor International in collaborazione con Go Wine e Regione Piemonte, che è stato uno degli appuntamenti più celebrati nel densissimo programma del Salone del Vino.

Imponente è stata anche la mobilitazione dell’Ais. L’Associazione Italiana Sommelier del Piemonte ha organizzato 8 tasting specifici, mentre i “taste vin” provenienti da tutta Italia hanno assicurato il servizio alle degustazioni organizzate da Enoteca Italiana-Cciaa di Siena, Touring Club Italiano, Consorzio dell’Asti Spumante, oltre che dai singoli espositori nei tantissimi stand della rassegna.

Tra i principali protagonisti del Salone del Vino c’è stata sicuramente Slow Food che ha organizzato, oltre agli otto Laboratori del Gusto, la grande degustazione dei vini premiati dalla Guida al vino quotidiano.

Oltre 350 etichette sono state proposte agli enoappassionati, che hanno avuto modo così di assaggiare in “presa diretta” i migliori vini dal rapporto qualità/prezzo più favorevole. E sempre di degustazioni (complessivamente i tasting si sono sviluppati per 70 appuntamenti nell’arco delle quattro giornate del Salone del Vino) si è occupata l’Onav -Organizzazione Nazionale Assaggiatori Vino – che ha curato la mescita dei vini durante il Workshop Internazionale.

Ma anche Dolc’è – la rassegna dedicata all’arte del cioccolato e della pasticceria organizzata sempre da Promotor International e concomitante con il Salone del Vino – ha vissuto dell’entusiasmo e della professionalità di alcuni operatori.
Basti ricordare che al Laboratorio Dolc’è ci sono stati 12 incontri didattici sull’arte del cioccolato e della pasticceria e che solo dal Laboratorio sono usciti 60 chili di gelato al giorno assaggiati da oltre 3 mila persone e sono stati utilizzati due quintali di cioccolato e 100 chili di nocciole.

A contribuire al successo di Dolc’è sono stati l’Epat e l’Ascom di Torino e soprattutto i futuri chef-pasticceri: gli studenti dell’Istituto J.B. Beccari arte bianca-alberghiero. Dolc’è si è avvalsa anche del sostegno della rivista tecnico-professionale Pasticceria Internazionale, in particolare per i contenuti del convegno Gelato e salute.